Il castello di Casteldoria, è stato edificato da Nicolò Doria a metà del 1200. Posizionato nella collina di Monte Ortiggiu, a un’altezza di circa 250 metri, era costituito da tre cinte murarie. È attualmente visitabile il mastio centrale con cisterna per approvvigionamento d’acqua.
Venne edificato nel XII secolo dalla famiglia ligure dei Doria come parte del sistema difensivo genovese in Sardegna. Fu teatro di conflitti nel XIV secolo tra Genovesi, Aragonesi e la casata di Arborea, e entrò in possesso di questi ultimi grazie a un accordo matrimoniale tra Brancaleone Doria e la giudicessa Eleonora D’Arborea. Il castello subì danneggiamenti e abbandono, specialmente nel XVIII secolo.
Oggi la torre pentagonale dei Doria, alta oltre 20 metri, è l’elemento meglio conservato, visibile da lontano e simbolo del complesso. Resti delle mura perimetrali, una cappella e una cisterna testimoniano l’antica vita del castello. Si crede che il borgo, sorto insieme alla fortezza, ospitasse un piccolo insediamento con alcune decine di abitanti, per i quali erano presenti infrastrutture come la cappella di San Nicola.
Numerose leggende circondano Casteldoria. Una storia racconta di un passaggio segreto che collegava la fortezza alla chiesa di San Giovanni a Viddalba, che avrebbe permesso ai Doria di accedere facilmente al luogo di culto. La scrittrice sarda Grazia Deledda ha narrato storie legate al castello, tra cui la leggenda della “conca della moneta,” un antico pozzo che avrebbe ospitato una campana d’oro.