Il protonuraghe Paulusedda, è situato ad una distanza di circa 4,7 km in direzione est dal centro abitato di Martis, nelle immediate vicinanze del confine comunale con Chiaramonti, in località Murrone.
Il monumento si erge su un rilievo con pendenze moderate, in una posizione che sovrasta il corso del Rio Chirralza. La valle è caratterizzata da una notevole densità di insediamenti nuragici, disposti in modo tale da garantire un controllo visivo del territorio circostante. rappresenta un esempio affascinante dell’architettura prenuragica in Sardegna.
Appartenente alla tipologia dei “protonuraghi” o “nuraghi corridoio,” una tipologia meno comune rispetto ai nuraghi a tholos. La struttura principale è circondata da una muraglia in opera ciclopica, caratterizzata da una tessitura estremamente irregolare, in cui si possono distinguere almeno tre filari, identificabili come antemurale.
Il protonuraghe è caratterizzato da una struttura più tozza rispetto ai nuraghi classici, con una planimetria irregolare. Questi edifici, costruiti tra il 1700 e il 1500 a.C., si distinguono per la presenza di corridoi interni piuttosto che di camere circolari tipiche dei nuraghi successivi.
I “protonuraghi”, come quello di Paulusedda, erano edifici multifunzionali, con terrazze superiori probabilmente usate come spazi abitativi o di osservazione. Con un’altezza raramente superiore ai 10 metri, queste costruzioni si inserivano in un contesto paesaggistico strategico, spesso in cima a colline per scopi difensivi o rituali.
L’importanza archeologica di edifici come il Paulusedda risiede nel loro ruolo di transizione verso i nuraghi classici e nella testimonianza della cultura Bonnanaro e Sub-Bonnanaro, da cui si sviluppò la civiltà nuragica.