Quella di Niedda, in territorio di Perfugas, può essere considerata un’area archeologica. Vicine tra loro si trovano: una necropoli, un nuraghe e una fonte sacra.
Nell’area archeologica troviamo la Necropoli di Niedda, costituita da un gruppo di tre domus appartenenti alla più vasta necropoli di grotticelle artificiali. Tra queste, la Domus de janas Niedda IV è caratterizzata da un lungo dromos ad andamento curvilineo e da un’apparente protome taurina ricavata, esternamente alla domus, nella sua sommità. Ancora più lontana, isolata, si trova la Domus V.
Nuraghe composto da un vano semi interrato, al di sopra del quale sono presenti due ulteriori livelli ai quali si accede da un altro ingresso. Il corridoio, sito all’interno del monumento, è purtroppo interrotto in più parti dal crollo delle pareti. Nei pressi del secondo ingresso si notano i resti di alcune capanne. L’omonima fonte sacra è indubbiamente un monumento di eccezionale valore. E’ databile all’ultimo periodo del nuragico, quando non si costruirono più le torri e si realizzarono diversi “sacrari federali” nei quali, frequentemente, erano ricompresi i pozzi sacri realizzati con conci isodomi e arricchiti con elementi scultorei.
Un viottolo ci porta anche alla Fonte sacra di Niedda, una singolare fonte con vasca di raccolta di forma naviforme, costruita con conci a T con bugne, come quelli presenti nel pozzo sacro Predio Canopoli sempre a Perfugas, ed anche nel pozzo sacro Irru a Nulvi.