Tra le colline di Osilo, Nulvi e Chiaramonti si stende un paesaggio che profuma di pascoli e tradizione. È qui che nasce uno dei patrimoni più preziosi dell’Anglona: il latte, materia prima che si trasforma in formaggi d’eccellenza, simbolo dell’identità rurale di questo territorio. La filiera lattiero-casearia rappresenta da sempre il cuore pulsante dell’economia locale, con piccole aziende e cooperative che custodiscono tecniche tramandate da generazioni e producono formaggi capaci di raccontare la Sardegna più autentica.
Le produzioni variano dai pecorini stagionati, dal gusto intenso e profondo, fino alle delicate caciotte fresche o ai formaggi a pasta filata come il caciocavallo. Ogni forma racchiude l’essenza dei pascoli collinari, l’aroma delle erbe spontanee e la maestria di chi, con pazienza, lavora ogni giorno nel rispetto dei tempi naturali. Il clima favorevole e la qualità del foraggio contribuiscono a dare al latte dell’Anglona un sapore inconfondibile, tanto da rendere alcuni prodotti veri e propri presìdi Slow Food.
Dietro ogni eccellenza c’è la cura artigianale dei casari, che ancora oggi svolgono molte fasi del processo a mano, dalla cagliatura alla salatura, fino alla stagionatura nelle antiche cantine di pietra. L’equilibrio tra innovazione e tradizione è diventato un tratto distintivo delle aziende locali, capaci di mantenere viva l’autenticità pur guardando ai mercati moderni e alla sostenibilità. La cooperativa “Il Granglona”, per esempio, rappresenta un modello virtuoso di qualità e tracciabilità, valorizzando il latte sardo e promuovendo le produzioni tipiche dell’entroterra.
La rinascita del comparto lattiero-caseario in Anglona non è solo economica, ma anche culturale. I formaggi sono diventati ambasciatori del territorio, protagonisti di sagre e degustazioni che attirano visitatori da tutta la Sardegna e dal resto d’Italia. È un modo per raccontare, attraverso il gusto, una storia fatta di pascoli, di mani esperte e di un legame indissolubile tra l’uomo e la terra. In ogni forma di formaggio, l’Anglona continua a custodire la sua anima più vera: quella di una comunità che sa trasformare il proprio “oro bianco” in identità e futuro.
