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Anglona, tra storia millenaria e natura: dal Paleolitico alla gastronomia



L’Anglona, regione storica della Sardegna incastonata tra Gallura, Logudoro e Romangia, deve il suo nome ai Bizantini e rappresenta un territorio di straordinaria ricchezza storica e naturale. Qui si trovano le foreste pietrificate e, soprattutto, le più antiche tracce dell’uomo nell’isola: lungo il rio Altana-Anzos, sei giacimenti hanno restituito manufatti in selce risalenti al Paleolitico.

La regione conserva anche testimonianze del periodo prenuragico, dell’Età del bronzo, fenicio-punico e romano, fino al Medioevo, quando faceva parte del Giudicato di Torres, e all’epoca aragonese. Nuraghi, pozzi sacri, tombe dei giganti, ipogei funerari e chiese romaniche punteggiano colline e vallate, mentre il patrimonio etno-antropologico e ambientale conserva lingue, riti, costumi, saperi e credenze uniche nel panorama sardo.

Oltre alla ricchezza archeologica e naturalistica, l’Anglona offre siti termali, musei, castelli e sentieri trekking panoramici. Le attività economiche principali includono allevamento, agricoltura, commercio, artigianato e produzioni agroalimentari di qualità.

L’Unione dei Comuni dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas, con sede a Perfugas, coordina le iniziative di valorizzazione dei territori di Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Nulvi, Osilo, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Sedini e Tergu. «L’obiettivo è promuovere in maniera univoca e coordinata le nostre comunità rurali – spiega Giovanni Ligios, presidente dell’Unione e sindaco di Osilo – creando un brand territoriale capace di valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare, e rendere l’Anglona un punto di riferimento per il turismo rurale ed esperienziale vicino alle coste del nord-ovest della Sardegna».

Fonte La nuova Sardegna, articolo di Mauro Tedde, venerdì 23 Giugno 2023, pagina 22


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