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I castelli dell’Anglona: rocche medievali tra storia, potere e panorami sul mare



L’Anglona conserva un affascinante patrimonio di architettura militare medievale, legato alle famiglie dei Doria e dei Malaspina, che dominarono per secoli il nord della Sardegna. Oltre al celebre castello di Castelsardo, arroccato sul promontorio che domina il Golfo dell’Asinara, il territorio custodisce altre importanti fortificazioni nell’entroterra.

A Osilo sorge il Castello dei Malaspina, costruito nel XII secolo dalla nobile famiglia di origine longobarda. La roccaforte, posta in posizione strategica sulla cima del Monte Tuffudesu (650 m), controllava i confini tra Anglona, Gallura e Nurra. Passato agli Aragonesi, fu conquistato nel 1365 da Mariano IV d’Arborea, al centro poi di numerose contese fino al XV secolo. Dopo l’unione della Sardegna ai Savoia (1720) perse la funzione militare e andò in rovina, finché negli anni ’60 del Novecento non venne parzialmente restaurato. Dell’antico complesso restano oggi le due torri e parte delle mura, raggiungibili attraverso le stradine in acciottolato del centro storico. Dalla terrazza del castello si gode una vista spettacolare sul Nord-Ovest della Sardegna.

Un’altra significativa testimonianza medievale è il Castello dei Doria di Chiaramonti, costruito intorno al 1100 sul colle di San Matteo. Passato più volte di mano tra Aragonesi e Doria durante il XIV secolo, fu infine abbandonato. Sui suoi resti venne edificata l’ex Parrocchiale di San Matteo, oggi meglio conosciuta come Castello dei Doria, che domina ancora il borgo dall’alto. Il sito è raggiungibile tramite le strette vie del centro storico, simili ai carrugi liguri, una delle quali conserva ancora il nome di “Carruzzu Longu”. Dalla cima si apre un ampio panorama sul Monte Sassu, il Limbara e le valli di Martis, Laerru, Perfugas e Nulvi, con scorci che arrivano fino alla Corsica nelle giornate limpide.

Suggestiva è anche la Rocca di Casteldoria, nel territorio di Santa Maria Coghinas, anch’essa legata alla potente famiglia genovese dei Doria. Costruita nel XII secolo, ebbe un ruolo centrale nelle vicende politiche sarde, passando dagli Aragonesi a Eleonora d’Arborea, fino a un lento declino. Nel Settecento fu saccheggiata dai piemontesi e oggi versa in stato di semi-abbandono, ma mantiene intatto il suo fascino. Si trova in cima a una rupe chiamata Monti di lu Casteddu o Monti Urtigiu e conserva una possente torre pentagonale alta oltre 20 metri e resti del villaggio medievale sorto intorno alla fortificazione.

«La presenza di queste rocche testimonia l’importanza storica dell’Anglona – afferma Giovanni Ligios, presidente dell’Unione dei Comuni Anglona e Bassa Valle del Coghinas –. Il nostro obiettivo è metterle in rete e renderle visitabili, con un progetto che partirà già da agosto».

Fonte La nuova Sardegna, articolo di Mauro Tedde, Venerdì 28 Luglio 2023, pagina 22


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